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30

  • Immagine del redattore: Francesca Layla Biundo
    Francesca Layla Biundo
  • 20 set 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Oggi sono 30 anni. Caspita, sembrano ieri le giornate a scuola, le uscite pomeridiane, i compiti.

Sono stupendi i trent’anni.

Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perchè è finita l’angoscia dell’attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni! (Si spera). Non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti. Non temiamo lo sbaglio perchè abbiamo capito che lo sbaglio è un punto di vista. Non temiamo la disubbidienza perché abbiamo capito che la disubbidienza è nobile e ci fa comprendere chi siamo davvero. I conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi e con le nuove consapevolezze. Non siamo più semi indifesi , ma possenti alberi pronti a viverci le nostre stagioni. Tempesta o calore che sia. Si ride e si piange. Si pensa e si capisce in una nuova immagine di noi. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. Gli ostacoli che ancora annebbiano un po’ ,ma tu sai che potrai fare affidamento sulla tua forza, su quello che sei e hai dimostrato di essere. Non succederà mai più di sederci nel mezzo a guardare indietro e avanti, a meditare sulla nostra fortuna. Smettiamola d’essere così razionali, ubbidienti, rugosi. Smettiamola di intristire nella nostra uguaglianza. Ridere, piangere, sbagliare, vivere per quello che ognuno di noi è. Invasi da abitudini a cui è difficile rinunciare. Impuntarsi nel posare quel telefono e prendersi un libro sul treno. Tanto quei venti minuti bruciati in quel modo non avrebbero portato a nulla. Solo più pensieri contorti e frustanti. Fermarsi a pensare quando qualcosa non quadra, quando la delusione ci invade o un atteggiamento ci attacca. Pensare, porsi domande, respirare, cercare una spiegazione, respirare ancora e allontanare o accogliere con la comprensione. Agire, ma agire prima dentro di noi. Arricchirci. Godere delle piccole cose. Vivere la natura, si la natura ti anima, ti dona energia, ti appaga.

È il mio impegno per me stessa. È il mio impegno per le mie persone.

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