Non dimenticare mai chi sei..
- Francesca Layla Biundo
- 14 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Non è facile rimanere osservatori consapevoli e distaccati, con l’interruttore dello spirito critico sempre premuto. Costa impegno e fatica. Ma ne vale la pena, perché ci protegge dalla più inutile delle sofferenze. Che senso ha disperdere tutte le nostre energie per ottenere cose che non contano? Poniamo che tu abbia problemi economici, o che semplicemente voglia di più: più soldi, più tranquillità, una casa più bella, più vestiti. Inizi a sbatterti per raggiungere questo obiettivo: cambi lavoro, vieni pagato meglio, ma ancora non ti basta, così decidi di avviare un ‘attività secondaria, con l’idea che un domani possa bastarti. A lungo andare ti sarai concentrato solo sul lavoro, perdendo te stesso. Una cosa simile è successa anche a me. Obiettivi, obiettivi, obiettivi. Non c’era altro. Ero cambiata. Non ero più la persona spensierata di prima. Avevo perso la leggerezza, la capacità di giocare e anche la mia attitudine nell’andare in profondità delle cose. Prendere consapevolezza di questo, è stata dura. Perché avevo impiegato anni per raggiungere quel punto. Lo è ancora adesso certi giorni. Ma quello che stavo facendo era veramente ciò che volevo? Ho scelto la strada più razionale. Più ‘giusta’ per così dire. Ritrovandomi insoddisfatta e persa. Quell’atteggiamento mi stava portando lontana da me. Credo che lo scopo dell’essere umano sia conoscere se stessi e andarsi incontro. La cosa peggiore che possa capitarci è vivere una vita che non è la nostra. Il contesto sociale in cui viviamo ci lascia compiti da eseguire fin nascita. Ti incanala in una vita stereotipata. Ma non siamo tutti uguali. Per questo, emerge un’insoddisfazione generale di massa. Sta a noi guardarci dentro e chiederci chi siamo. Rincorrete i vostri sogni. Fate un lavoro che vi appassiona e in cui siete bravi! Trovate la vostra vocazione e seguite i vostri interessi, quelli che quando ci siete dentro, tutto il resto scompare.
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